venerdì 31 maggio 2013

Per chi non sa aspettare….

Un breve post per informarvi che da alcuni giorni è disponibile on-line un graditissimo assaggio del libro più atteso dell’estate (almeno per me!!): i primi due capitoli di “The Eye of God” vi aspettano qui.

Lo scrittore James Rollins ha infatti pubblicato sul suo sito internet ufficiale le prime pagine del nono volume dedicato alla Sigma Force, in uscita negli Stati Uniti il 25 giugno, in modo da deliziare (e torturare) i fans che non vedono l’ora di leggere la nuova avventura di Gray&Co.
Da quanto si evince dalle informazioni sulla trama finora trapelate, la storia intreccia la vita del famosissimo condottiero mongolo Genghis-Khan, la caduta dell’Impero Romano agli studi attualissimi sull’energia che ha dato il via alla nascita dell’universo, ma che potrebbe anche segnarne la fine...
Se tutto ciò non bastasse, la storia vede il ritorno di due personaggi amatissimi della serie: Monsignor Vittorio Veroni e sua nipote Sara à come si concluderà il triangolo Gray-Seichan-Sara????

Lo scopriremo solo leggendo e, ahimé, aspettando la pubblicazione del romanzo (la data dell’uscita italiana è ancora ignota…).
Nel frattempo gustiamoci queste anticipazioni!!!

N.B. per chi non avesse mai letto un romanzo della Sigma Force in inglese, preparatevi alla grande delusione dell’unica caduta di stile di Rollins: lo scrittore, che passa un sacco di tempo a documentarsi circa gli scenari storici e scientifici da inserire nelle sue storie, ha evidentemente dimenticato di fare una ricerca sui nomi italiani, perché nella versione originale Monsignor Veroni si chiama Vigor Verona, mentre sua nipote Rachel…. Ora, alzi la mano chi conosce una ragazza italiana di nome Rachel…. Mi trovo fortemente d’accordo con la scelta del traduttore di preferire un più generico Sara…


Detto questo, buona lettura!

venerdì 17 maggio 2013

Non buttiamoci giù!!!



"Se lei non avesse tentato di uccidermi, sarei morto di certo. Ma tutti abbiamo un istinto di conversazione, non è vero? Anche se quando emerge stiamo tentando il suicidio."

Notte di Capodanno: quattro persone si incontrano per caso sul tetto di un palazzo; non hanno nulla in comune, tranne l’intenzione di suicidarsi. Il primo ad arrivare “in cima” è Martin, presentatore televisivo in profonda crisi professionale e matrimoniale dopo essere andato a letto con una quindicenne. I suoi preparativi per il salto nel vuoto vengono interrotti dall’arrivo di Maureen (secondo la mia modesta opinione, il personaggio meglio caratterizzato e più realistico di tutti), una donna di mezz’età, madre single di un figlio gravemente disabile. I due vengono raggiunti da Jess, un’adolescente sboccata e arrabbiata con il mondo, ma, soprattutto, con i genitori e il ragazzo che l’ha mollata. L’ultimo è l’americano JJ, squattrinato musicista fallito che, per non “sfigurare” dinanzi ai seri ed evidenti problemi degli altri, racconta di essere affetto da una malattia incurabile.
I progetti di suicidio vengono messi momentaneamente da parte per discutere davanti alle pizze che l’ex musicista doveva consegnare, e i quattro decidono di scendere dal tetto usando le scale, promettendosi di rimanere in vita almeno fino al giorno di San Valentino. Ha così inizio la più improbabile amicizia, fra quattro persone totalmente diverse, ma legati dalla terribile esperienza che sono stati sul punto di vivere; in realtà non si può parlare di amicizia vera e propria, poiché i quattro si detestano, spesso litigano, si chiedono che senso abbia continuare ad incontrarsi e, addirittura, ad andare in vacanza insieme, ma ognuno di loro diventa in qualche modo indispensabile all’altro.
Ormai il gruppo è formato e nel prendesi cura l’uno dell’altro, i quattro trovano inconsapevolmente la forza di “tirare avanti”.
Sia ben chiaro, il tutto senza buonismo, bensì con l’incredibile humour di Hornby che ci regala una storia drammaticamente esilarante, alternando di capitolo in capitolo i diversi punti di vista e voci dei quattro protagonisti. Grandiosa è la bravura di Hornby nel cambiare con cura stile del linguaggio da un personaggio all’altro, riuscendo ad esprimere nitidamente il carattere di ognuno di loro e facendoci affezionare a loro come fossero persone in carne ed ossa.
Altra cosa che mi ha fatto amare questo romanzo e che lo rende una piacevolissima ri-lettura ogni volta che lo prendo in mano, è il pregio dello scrittore di essere riuscito a trasformare un argomento non esattamente allegro – il suicidio – in una divertentissima storia, che riesce ad affiancare momenti di immensa ilarità a riflessioni più profonde, senza mai diventare scontato o noioso.
Se proprio dovessi trovare un difetto in questo che è, senza dubbi, uno dei miei romanzi preferiti, lo troverei nel finale: non tanto il modo in cui la storia finisce (i quattro accantonano momentaneamente l’idea del suicidio), quanto piuttosto l’insipida scena finale in cui i protagonisti rimangono a guardare il London Eye, chiedendosi se stesse girando oppure no.
Ma ciò, in fin dei conti, non rovina affatto questo divertentissimo, originale, bellissimo libro!
VOTO:
Da leggere assolutamente!

p.s. dopo tante attese, smentite, voci di corridoio........ Non buttiamoci giù arriva al cinema!!
Thumbs up per Toni Collette!! 

"Non buttiamoci giù (A long Way down)" è scritto da Nick Hornby e pubblicato in Italia da Guanda.