venerdì 17 maggio 2013

Non buttiamoci giù!!!



"Se lei non avesse tentato di uccidermi, sarei morto di certo. Ma tutti abbiamo un istinto di conversazione, non è vero? Anche se quando emerge stiamo tentando il suicidio."

Notte di Capodanno: quattro persone si incontrano per caso sul tetto di un palazzo; non hanno nulla in comune, tranne l’intenzione di suicidarsi. Il primo ad arrivare “in cima” è Martin, presentatore televisivo in profonda crisi professionale e matrimoniale dopo essere andato a letto con una quindicenne. I suoi preparativi per il salto nel vuoto vengono interrotti dall’arrivo di Maureen (secondo la mia modesta opinione, il personaggio meglio caratterizzato e più realistico di tutti), una donna di mezz’età, madre single di un figlio gravemente disabile. I due vengono raggiunti da Jess, un’adolescente sboccata e arrabbiata con il mondo, ma, soprattutto, con i genitori e il ragazzo che l’ha mollata. L’ultimo è l’americano JJ, squattrinato musicista fallito che, per non “sfigurare” dinanzi ai seri ed evidenti problemi degli altri, racconta di essere affetto da una malattia incurabile.
I progetti di suicidio vengono messi momentaneamente da parte per discutere davanti alle pizze che l’ex musicista doveva consegnare, e i quattro decidono di scendere dal tetto usando le scale, promettendosi di rimanere in vita almeno fino al giorno di San Valentino. Ha così inizio la più improbabile amicizia, fra quattro persone totalmente diverse, ma legati dalla terribile esperienza che sono stati sul punto di vivere; in realtà non si può parlare di amicizia vera e propria, poiché i quattro si detestano, spesso litigano, si chiedono che senso abbia continuare ad incontrarsi e, addirittura, ad andare in vacanza insieme, ma ognuno di loro diventa in qualche modo indispensabile all’altro.
Ormai il gruppo è formato e nel prendesi cura l’uno dell’altro, i quattro trovano inconsapevolmente la forza di “tirare avanti”.
Sia ben chiaro, il tutto senza buonismo, bensì con l’incredibile humour di Hornby che ci regala una storia drammaticamente esilarante, alternando di capitolo in capitolo i diversi punti di vista e voci dei quattro protagonisti. Grandiosa è la bravura di Hornby nel cambiare con cura stile del linguaggio da un personaggio all’altro, riuscendo ad esprimere nitidamente il carattere di ognuno di loro e facendoci affezionare a loro come fossero persone in carne ed ossa.
Altra cosa che mi ha fatto amare questo romanzo e che lo rende una piacevolissima ri-lettura ogni volta che lo prendo in mano, è il pregio dello scrittore di essere riuscito a trasformare un argomento non esattamente allegro – il suicidio – in una divertentissima storia, che riesce ad affiancare momenti di immensa ilarità a riflessioni più profonde, senza mai diventare scontato o noioso.
Se proprio dovessi trovare un difetto in questo che è, senza dubbi, uno dei miei romanzi preferiti, lo troverei nel finale: non tanto il modo in cui la storia finisce (i quattro accantonano momentaneamente l’idea del suicidio), quanto piuttosto l’insipida scena finale in cui i protagonisti rimangono a guardare il London Eye, chiedendosi se stesse girando oppure no.
Ma ciò, in fin dei conti, non rovina affatto questo divertentissimo, originale, bellissimo libro!
VOTO:
Da leggere assolutamente!

p.s. dopo tante attese, smentite, voci di corridoio........ Non buttiamoci giù arriva al cinema!!
Thumbs up per Toni Collette!! 

"Non buttiamoci giù (A long Way down)" è scritto da Nick Hornby e pubblicato in Italia da Guanda.

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